Le faccette dentali, conosciute anche come estetiche, sono delle lamine sottili in ceramica o in disilicato( 0,5-0,7 mm) che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anteriori e hanno una funzione sia estetica che funzionale.
La funzione principale delle faccette estetiche è quella di mascherare i difetti legati al colore, alla forma o alla posizione, ma una volta cementate al dente, inoltre, diventano tutt’uno con esso e rinforzano la struttura dentaria residua.
L’applicazione delle faccette dentali, permette in maniera economica, permanente e indolore di ottenere sorrisi perfetti, ed è particolarmente indicata per chiudere spazi irregolari, allungare denti corti, rimodellare dentature difettose, denti rotti o malformati, decolorazione dei denti, spazi interdentali eccessivi, macchie permanenti, ecc.
Il processo di applicazione di una faccetta è irreversibile perché la superficie del dente viene leggermente asportata, in quantità minore rispetto ad altre tipologie di restauro e rimanendo nei limiti dello smalto.
É bene notare che, come ogni altro restauro odontoiatrico, sarà necessario sostituire la vecchia faccetta con un nuova, in media ogni dieci anni.
Perciò, quando esistono le indicazioni appropriate per l’applicazione di una faccetta di porcellana, questa dovrà sempre essere considerata la soluzione migliore con cui procedere.
Le faccette estetiche si mantengono integre per molto tempo, ma vanno gestite con la medesima cura che si presta ai propri denti: dopo ogni pasto vanno spazzolate con un movimento gentile dello spazzolino verso il basso e che non sia traumatico per la gengiva per evitare retrazioni.
É consigliabile passare il filo interdentale ogni sera tra dente e dente, prestando attenzione al bordo gengivale. Per evitare danni alle faccette, si consiglia di non mordere oggetti troppo duri.
Come gli altri denti, anche le faccette estetiche vanno fatte regolarmente controllare normalmente ogni sei mesi per verificarne il loro stato.
Vantaggi:
- Facilità con cui viene effettuato l’intervento;
- Intervento poco invasivo e che non provoca dolore al paziente;
- Miglioramento della funzione masticatoria, nei casi in cui il soggetto abbia uno o più denti storti e non riesce ad eseguire una masticazione efficiente;
- Risoluzione delle discromie, ovvero macchie non eliminabili con lo sbiancamento professionale;
- Risoluzione dei diastemi, ossia la presenza di spazi tra i denti;
- Dona allo smalto dei denti la lucidità che ha perso nel corso degli anni a causa di cibo, del fumo e di bevande;
- Rafforzamento della resistenza all’abrasione.
Svantaggi:
- Rimozione della superficie dentale, che può variare dal 3% fino al 30% per ottenere un buon risultato;
- Dopo circa 10-20 anni dall’operazione, la metà delle veneers devono essere sostituite con un nuovo set.;
- Pazienti con parafunzione (sfregamento e serramento dei denti) non sono indicati per un simile trattamento. In questi casi, è altamente consigliato risolvere il problema prima di procedere a un progetto di restauro.
